Importanza dei microelementi

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Importanza dei microelementi
Non tutti sanno che una pianta per vivere, svilupparsi e crescere necessita, oltre ad un equilibrato apporto di elementi nutritivi “base” come azoto, fosforo e potassio anche di elementi minerali secondari come ad esempio i microelementi. Tutti sono ugualmente necessari per la vita di un essere vegetale. Una concimazione non corretta, infatti, può indurre fenomeni di carenza nutrizionale causando delle alterazioni alla pianta. Questo mese parliamo di ferro, zinco, boro e manganese, microelementi indispensabili alla crescita delle piante ma molto spesso non considerati o comunque sottovalutati nella normale pratica di fertilizzazione. I microelementi (dal greco “micron” piccolo, poco) sono molto importanti nella nutrizione dei vegetali. Il loro ruolo è fondamentale per il metabolismo generale, per la fioritura e, nel caso di frutticoli, per la maturazione e la qualità finale delle produzioni. La loro presenza è necessaria perché avvengano determinati processi biologici o specifiche reazioni chimiche. Fra i microelementi indispensabili per una equilibrata nutrizione di tutte le piante ricordiamo il ferro, il manganese, lo zinco e il boro. Vediamoli nel dettaglio:
Il ferro
Il ferro regola i meccanismi di crescita delle piante. I sintomi di carenza di ferro consistono in una clorosi (ingiallimento) molto sviluppata a carico esclusivamente delle foglie più giovani, che si decolorano diventando gialle nelle zone internervali. Successivamente ingialliscono anche le nervature. La malattia può progredire con il seccume dei margini fogliari, la caduta anticipata delle foglie e, a volte, anche la morte della pianta. Tutte le piante possono manifestare fenomeni di carenza di ferro. I danni causati sono crescita stentata, ridotta fioritura e diminuzione della gradevolezza estetica della pianta.
Lo zinco
Lo Zinco è localizzato soprattutto nelle radici, negli organi in fase di accrescimento e nelle gemme, è presente anche in minima quantità nei semi. Le piante zinco-carenti si presentano di taglia ridotta (nanismo). Lo zinco, insieme al potassio, conferisce alle piante resistenza al gelo e alla siccità. I sintomi di carenza di zinco colpiscono, generalmente, le giovani foglie che assumono colorazione biancastra. Le foglie prendono una forma di falce, e gli internodi accorciati danno alla pianta una sembianza di rosetta. Nelle radici si hanno incurvature degli apici e l’insorgenza di marciumi.
Il boro
Anche se richiesto in quantità esigua, inferiore alla maggior parte degli altri microelementi, è tuttavia necessario e indispensabile per il normale sviluppo delle piante. I sintomi di boro-carenza in genere colpiscono gli apici con presenza di rosette, tendenza allo sviluppo di gemme laterali sui rami e accorciamento degli internodi. Le foglie presentano ispessimenti e arricciature, diventano fragili e di dimensioni ridotte con punteggiature clorotiche. I frutti si presentano con macchie brune, necrosi (seccume), screpolature e infine si ha una riduzione dell’apparato radicale. Sui fiori si può avere una mancata chiusura delle gemme e scarso sviluppo degli stami.
Il manganese
La carenza di manganese causa una clorosi internervale con decolorazione che va dal verde chiaro al giallo e inizia prevalentemente dal centro della foglia. Le foglie si presentano con tessuto verde vicino alle nervature. Essa compare dapprima su quelle più giovani, ma se la carenza è grave, la sintomatologia finisce con l’interessare tutte le foglie della pianta. Una carenza di manganese può essere indotta da eccessiva concimazione con chelati di ferro o a causa della mancanza di questo elemento, essa si riscontra più facilmente nei terreni calcarei e alcalini, sabbiosi e poveri di sostanza organica.
Da questa panoramica risulta evidente come la concimazione debba prevedere l’apporto al terreno di tutti gli elementi nutritivi necessari per le piante. Come criterio pratico è bene impiegare sempre concimi completi in cui, oltre ai macroelementi come azoto, fosforo e potassio, siano presenti anche piccole quantità di microelementi. Dalla primavera all’autunno l’apporto di elementi nutritivi, è bene avvenga ogni 7-10 giorni. Le piante, inoltre, assorbono concimi anche per via fogliare e soprattutto in questo periodo di caldo intenso, l’irrorazione alle foglie di una soluzione nutritiva può restituire in breve tempo alle piante la loro naturale bellezza. I microelementi citati, vista la grande importanza nella crescita delle piante, sono presenti in tutti i prodotti CIFO della Linea Granverde, in uno specifico rapporto studiato per favorire la loro crescita e fioritura. Per la prevenzione delle più comuni carenze di questi microelementi CIFO propone Floral N/K, set di concimi in polvere solubile per orto e giardino, Asso di Fiori, concime in polvere solubile per piante verdi e fiorite. Per una nutrizione pratica e duratura troviamo la presenza di microelementi anche nei Sassolini CIFO, concime in compresse per piante verdi e fiorite. Infine i microelementi boro, zinco e manganese sono presenti nella composizione del VERPLANT microelementi, concime microgranulare in astuccio dotato di pratico dispenser per una facile e uniforme distribuzione, ideale per prati e giardini.