La calla

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La calla

 

La bellezza di questo fiore e la sua facilità di coltivazione, lo rendono molto diffuso ed apprezzato in tutto il mondo.

La calla, conosciuta anche come Arum d’Etiopia, è una pianta bulbosa semiacquatica con fusto sotterraneo perenne, che appartiene al genere Zantedeschia e comprende molte specie originarie delle zone paludose dell’Africa del centro-sud, dove hanno uno sviluppo spontaneo.

 

 

In Europa fu portata per la prima volta nel 1731 e, in Italia viene coltivata per lo più per la vendita del fiore reciso, soprattutto in Liguria.

Nonostante sia una pianta molto adatta da coltivare ai bordi dei laghetti, si presta molto bene anche alla coltivazione in vaso, come pianta da appartamento, o in giardino, o in serra, per la produzione dei fiori recisi, come detto prima.

E’ una pianta molto elegante che produce i suoi splendidi fiori nel periodo tra aprile e maggio, per la specie a fiore bianco, ma se coltivata in zona con estati non troppo torride può fiorire anche a settembre.
Lo stelo dei delicati fiori di calla può arrivare a 50 centimetri di altezza.
Il fiore si presenta con la caratteristica forma ad imbuto con la parte superiore leggermente rivolta verso l’esterno, ed è composto da una sola foglia detta spata o brattea, che nella specie più comune è di colore bianco.

La calla non ha fusto e cresce direttamente da radici sotterranee che rappresentano l’organo di moltiplicazione della pianta, può raggiungere l’altezza di un metro e mezzo.
Le sue foglie partono dalla base, sono piuttosto grandi e di colore verde, di forma triangolare con contorno ondulato.

A maggio fiorisce in compagnia degli allium gladiator lilla, con cui crea dei bei contrasti nella bordura a fianco della scala d´ingresso.
Oltre alla classica bianca, esistono ibridi creati dall´uomo di diversi altri colori; a seconda della varietà possono essere rosa, panna, giallo, viola, mango, arancioni e nere, e alcune di esse presentano anche una gradevole profumazione.
Le calle colorate si differenziano dalle bianche per la differente dimensione e forma del bulbo, che è rotondo; inoltre ogni bulbo di calla bianca produce un solo germoglio, mentre il bulbo di quelle colorate ne produce molti.
 


La sua messa a dimora viene effettuata generalmente all´inizio della primavera, in terreno molto umido e ricco di sostanza organica, ideale lo stallatico maturo.
Il rizoma, cioè il fusto sotterraneo perenne, va posto ad una profondità di 10-15 centimetri, meglio se leggermente inclinato.
La calla predilige posizioni soleggiate ma si adatta bene anche coltivata a mezz’ombra.
Per ottenere una fioritura rigogliosa e prolungata sarebbe opportuno somministrare del concime liquido diluito nell’acqua d’innaffiatura, in particolare dopo la formazione delle prime foglie.
Se dovete piantumare diverse calle in una bordura, la distanza tra i rizomi deve essere di circa 40 cm. considerando il loro sviluppo voluminoso.

Dopo il periodo di fioritura sarà necessario tagliare gli steli sfioriti ma è meglio mantenere foglie, che comunque fanno un bel cespuglio folto e verde e dureranno fino alla stagione invernale, per poi scomparire completamente ai primi geli.
Solo a fine inverno si elimineranno le rimanenze durante le operazioni di pulizia del secco.
Se il clima è molto freddo, è meglio coprire il terreno con della paglia o foglie.
La moltiplicazione della calla avviene per divisione dei rizomi, che deve essere fatta al momento del rinvaso, dividendo i germogli dei rizomi, mantenendone almeno due per pianta e ripiantandoli a circa 10 centimetri di profondità.
Il contenitore dovrà essere posto a 20-25° di temperatura e innaffiato senza esagerare. Quando le nuove piantine avranno raggiunto circa 20 centimetri di altezza, si potrà procedere al passaggio in piena terra o in un vaso più grande.
Sono piante che si prestano anche alla coltivazione in vaso, hanno uno stelo robusto che non necessita di sostegno, le più adatte sono quelle nane.

La calla va concimata già da aprile con un concime liquido mescolato all’acqua d’innaffiatura ogni due settimane circa fino all´autunno.
Durante i mesi invernali la concimazione deve essere sospesa.


Anche per l’innaffiatura dovrà essere regolare nella stagione della fioritura e per tutta l´estate, mentre durante il periodo di riposo si dovrà innaffiare solo in caso di inverni siccitosi.

Le calle possono essere colpite da diverse malattie, come i marciumi radicali e le macchie fogliari; in tal caso dovrete eliminare la piante, avendo anche l´accortezza di disinfestare bene il terreno subito dopo.

Per i parassiti come la cocciniglia farinosa, che si manifesta con la comparsa sulla parte inferiore delle foglie di minuscoli insetti, che assomigliano a batuffoli di cotone, basta eliminarli strofinandoli con del cotone imbevuto di alcool.
Anche il ragnetto rosso può attaccare la calla, lasciando dei puntini gialli sulle foglie che poco dopo ingialliranno ed appassiranno; per combatterlo bisognerà ridurre l’umidità.