Un albero davvero resistentissimo: il nocciolo.

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Un albero davvero resistentissimo: il nocciolo.
il nocciolo breve storia della pianta e piccole accortezze per la cura
Girando per i boschi a chi non è mai capitato di imbattersi in qualche esemplare di nocciolo? La coltivazione del nocciolo in italia è antichissima; infatti veniva già coltivato ancora prima dell´ulivo e addirittura della vite. Nella letteratura latina si fa riferimento a questa pianta già dal III secolo A.C. mentre i primi scritti che ne descrivono in maniera accurata la coltivazione risalgono al periodo medioevale. In Campania sono stati trovati tra i reperti archeologici dei resti di nocciole carbonizzati: sembra, infatti, che la coltivazione di questa pianta nel nostro paese, sia partita proprio da questo territorio e che si sia poi distribuita su tutta la penisola Italiana. A partire dagli anni sessanta la coltivazione di questa pianta ha subito un forte incremento per via della riuchiesta che ne faceva e tutt´ora ne fa l´industria dolciaria. In italia si trova praticamente ovunque allo stato spontaneo, nei boschi e in particolare vicino ai corsi d´acqua, oppure in montagna dove si spinge fino al limite della vegetazione arborea. Il noccciolo sopporta temperature estreme, sebbene con tutte le conseguenze del caso; infatti riesce a sopravvivere anche a 30°C sotto zero, benchè sia poi impossibile la fruttificazione. Per contro a temperature che superano i 35°C le foglie si seccano e c´è il rischio che la pianta si indebolisca a tal punto da non riuscire a germogliare la primavera successiva. L´autunno è il momento migliore per piantare un nocciolo perchè avrà ancra tempo di sviluppare le radici prima del gelo invernale. Nei vivai enei centri di giardinaggio vi sarà possibile trovare alcune fra le più pregevoli varietà da frutto.