Il Vischio e il suoi significati

Il Vischio e il suoi significati

Il Vischio e il suoi significati

Il Viscum album, noto in Italia semplicemente come Vischio è una pianta cespugliosa che appartiene alla famiglia delle Viscacee (o Santalaceae secondo la classificazione APG). Si tratta di una pianta sempreverde epifita, parassita di numerosi alberi latifoglie come ad esempio pioppi, querce, tigli, olmi, noce. Se ne può notare la sua presenza specialmente in inverno, quando i suoi cespugli piantati nei tronchi sono evidenziati dalla perdita delle foglie della pianta che li ospita.
La foglia verde del vischio indica la presenza di clorofilla, quindi questa pianta è in grado di compiere la fotosintesi come tutte le altre. L´unico handicap è nell´organicazione dei sali minerali, in particolare l´ azoto, che il vischio non è in grado di ottenere per conto proprio. Ciò spiega la sua natura di parassita. Descrizione: Caratterizzato da foglie oblunghe e coriacee della larghezza di circa 2 cm poste a due a due lungo il ramo, il vischio ha i fiori gialli e frutti dalle bacche sferiche bianche o giallastre translucide e con l´interno gelatinoso e colloso. Caratteristiche e proprietà: queste bacche, tossiche per l´uomo, trasportate e disperse dagli uccelli (che se ne cibano), si insediano nelle intercapedini di un ramo di una pianta ospite e iniziano a germogliare. Attraverso un cono di penetrazione ha inizio la formazione di un piccolo tronco e lo sviluppo del vischio. Nel caso in cui le bacche cadano invece al suolo, muoiono senza germogliare. Di solito la pianta ospite non subisce danni a patto che non ci siano troppi individui, in tal caso per liberarsene si dovrà procedere a recidere il ramo. La coltivazione del vischio è praticata per fini ornamentali ed in erboristeria (dalle sue foglie si ricavano infusi), recidendo in primavera una parte di ramo da una pianta ospite e innestando, schiacciandola, una bacca di vischio matura. Dopo un lento sviluppo, che può durare anche un paio di anni, inizierà la sua crescita spontanea.
Il vischio viene impiegato nella medicina tradizionale, sotto forma di tinture od infusi, come anti ipertensivo e antiarteriosclerotico. Si è visto che tale azione non sembra trovare conferme negli studi clinici e che molti dei principi attivi della pianta, se assunti per bocca, vengono inattivati dai succhi gastrici. Le parti erbacee, invece, contengono sostanze che sembrano possedere attività immunomostimolante ed antitumorale, qualora iniettate per via parenterale. Attualmente vi sono vari studi in corso che stanno valutando le loro potenzialità terapeutiche.Si sconsiglia l´uso del vischio in caso di terapie con anticoagulanti (di cui potrebbe aumentarne l´azione), antidepressivi ed immunosoppressori.Si consiglia di non assumere vischio autonomamente ma di rivolgersi sempre a personale specializzato in quanto la pianta è segnalata dai centri antiveleni. Tutte le parti del vischio possono risultare tossiche; le bacche, soprattutto, sono pericolose per i bambini, che potrebbero essere tentati di mangiarle. L´azione tossica del vischio dipende dalla presenza di viscumina (sostanza capace di provocare agglutinazione dei globuli rossi) e di alcuni peptidi. I sintomi dell´intossicazione da vischio comprendono: lo sviluppo di una gastroenterite, sete elevata, diplopia, dilatazione pupillare, diminuzione dei battiti cardiaci fino al collasso. Si possono verificare anche allucinazioni, disturbi mentali e convulsioni.

Simbologia: conosciuta come pianta che augura fortuna e prosperità che ci si scambia durante le feste, per i sacerdoti celtici era una pianta sacra donata dagli dei perchè viveva prendendo il hnutrimento da unìaltra pianta e per il fatto che non mettendo radici era come sospesa fra cielo e terra. Si pensava che guarisse tutto e salvasse dai veleni.