Aglio, olio, peperoncino...

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Le erbe aromatiche costituiscono da sempre l’aspetto più caratteristico della cucina mediterranea. Troverai di seguito e in ordine alfabetico le piante aromatiche più usate.
ANGELICA Anticamente si pensava che quest’erba aromatica curasse la peste. Le sue foglie profumate sono ottime per preparare tisane; radici e steli possono invece essere canditi. Foglie e steli vanno raccolti quando sono ancora verdi e teneri: alla fine della primavera o all’inizio dell’estate. Le radici, invece, andrebbero tolte dal terreno in autunno, in piante che non abbiano più di un anno di età. Va coltivata in un terreno ricco e umido, in posizione ombreggiata. I semi devono essere freschi e piantati a mezza estate.
ANICE Ha importanti proprietà digestive. I suoi semini, profumatissimi, vengono utilizzati per aromatizzare cibi dolci e salati: il lieve sapore di liquirizia può insaporire dolci, formaggi, pane, liquori, caffè.. Va coltivato in un terreno asciutto e moderatamente ricco; è una piantina fragile, che va seminata a primavera inoltrata. I semini maturano, se esposti in pieno sole, dopo soli 120 giorni.
ALLORO Con l’alloro, un tempo, nell’antica Grecia e nell’antica Roma, venivano incoronati poeti ed eroi. Le sue foglie, molto profumate, sono un delizioso aroma per arrosti. Si può coltivare su qualsiasi tipo di terreno: ama il sole ma non teme né l’ombra né il vento.
ANETO E’ una tra le piante aromatiche da cucina più note ed usate nell’antichità: con l’aneto si condivano arrosti di pollo e di pesce. Anche oggi, l’impiego gastronomico è lo stesso dei tempi antichi: l’erbetta può profumare arrosti, insalate, verdure, salse. (I semi hanno un effetto soporifero) Si può coltivare su un terreno ben drenato e soleggiato. Si può seminare per tutto il periodo della primavera, fino a inizio estate, in file a 30 cm di distanza le une dalle altre. Le foglioline si possono utilizzare già dopo sei settimane dopo la semina; i semi, se vengono utilizzati sia per seminare, sia per insaporire, devono diventare bruni.
ACETOSA Di questa pianta si utilizzano le foglie, raccolte quando sono ancora giovani. Vengono consumate fresche e hanno proprietà diuretiche, lassative, antiscorbutiche. Di questa piccola pianta da giardino si consumano le foglie fresche (crude o lessate). Il sapore acidulo di questa pianta ricorda un pò l´aroma dell´aceto (da cui il nome di acetosa). Consumandola si arricchisce l´organismo di sali minerali e di vitamina C.
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