Piante dell´altro mondo? - 3

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Piante dell´altro mondo? - 3
Se fino a ora abbiamo parlato di piante portate dall’America in Europa, che si sono diffuse gradualmente, questa volta parliamo di una specie che ha letteralmente invaso il Vecchio continente. Si tratta della Robinia, nella varieta’ pseudoacacia. Originaria del nord America e’ un albero che puo’ arrivare fino ai 25 metri di altezza, ha caratteristiche spine appuntite a appaiate, una corteccia grigio-marrone, fiori profumati bianchi o rosati raccolti in grappoli, si riproduce attraverso i suoi semi neri, racchiusi in legumi piani. Gia’ gli indiani avevo scoperto la particolare resistenza del legno che infatti veniva utilizzato per costruire gli archi, e sul loro esempio i primi coloni europei utilizzarono la robinia per la costruzione delle case, e successivamente fu diffusa anche per combattere l’erosione del suolo vicino alle miniere o per creare barriere frangivento. Fu nel 1601 che l’allora direttore dell’Orto Botanico di Parigi, Robin, da qui infatti il nome robinia, la introdusse in Europa. Il suo veloce propagarsi si deve a diversi fenomeni. In primo luogo la robinia e’ una pianta che riesce ad adattarsi facilmente a diversi ambienti, ha una crescita veloce, generalmente arricchisce il terrone di sostanze nutritive e soprattutto ha un ciclo riproduttivo efficientissimo. Proprio per questa sua ultima caratteristica non solo si diffuse nelle zone destinate alla sua coltivazione, ma invase anche altri terreni generando grandi boschi e in parte sostituendosi alle specie autoctone. Con questa diffusione e’ divenuta specie di grande importanza in Italia, Francia, Bulgaria, Romania, Russia e Ungheria.
Gli usi della robinia sono svariati, come pianta mellifera, nell’industria del legno, i fiori vengono poi usati nell’industria farmaceutica e, come gia’ detto viene utilizzata per la simbiosi radicale con microrganismi azotofissatori, arricchendo cosi’ il terreno. In Italia l’introduzione avvenne soprattutto per la difesa del territorio dall’erosione e per il rimboschire le scarpate delle strade e delle ferrovie, ma come altrove la diffusione ando’ ben oltre le zone scelte, diventando una pianta tipica nel paesaggio di regioni come il Piemonte, il Veneto, la Toscana e la Liguria. I rischi di questa diffusione derivano soprattutto dal fatto che i boschi di robinia si sono sostituiti lentamente a quelli originari, senza dimenticare che la facilita’ con cui si riproduce la porta anche a soffocare l’ambiente in cui cresce: un bosco di robinia trascurato spesso degrada in maniera veloce, eliminando i vantaggi che questa pianta porta al territorio.